venerdì 27 marzo 2009

Il dolce delle emergenze...

Se mi sono lamentata che non veniamo mai ricambiati negli invitati a cena, bhè a volte capita che qualcuno sia più educato, e ricambi volentieri. Al punto di chiamarci al mattino per dire "Stasera c’è la partita tizio contro caio in tv.. venite qui a cena?"
Uuuh che gioia la partita di calcio in tv.. uuuuh che allegria… ma la compagnia di buoni amici fanno sopportare anche il calcio.
Ma ci si va a mani vuote a cena di amici??? Certo che no. E così si tira fuori dal freezer la pasta frolla congelata per le emergenze, ossia questa, si mescola marmellata di prugne e sapore, si fanno tante belle crostatine mignon e via in forno a 180/200 gradi per un po’. Da servire belle raffreddate se no c’è rischio di ustioni gravi!
Questo dolcetto ha poi per me un lontano ricordo dell’unica vacanza fatta da bimba (ebben si la mia prima vacanza l’ho fatta a 16 anni.. confesso), dove la merenda delle 10 erano crostatine di marmellata prese in forno.. mmm che buone… mi torna voglia!
Buon appetito

mercoledì 25 marzo 2009

Ed oggi.... zuppa!


Capita di non avere il tempo di andare a fare la spesa, spesso capita…. allora si apre il frigorifero o il freezer e si cerca di mettere insieme vari rimasugli o singoli ingredienti per creare qualcosa che possa dare tanto l’impressione di essere un pasto confortevole. Il mio piatto preferito in questi casi è senza dubbio una zuppa o minestra di verdure di qualsiasi genere che oltre a venire incontro alla mia Zona, riesce sempre a scaldarmi il cuore.
Nel mio freezer non possono mancare almeno 2 buste di minestrone surgelato, ultimamente poi ne utilizzo di due tipi: un tipo abbastanza economico ed un altro che trovo dia un gusto molto (anche troppo) dolce, ma molto saporito.
Questo ovviamente se non avete voglia di preparare in anticipo un buon minestrone con verdure fresche appena tagliate.
Ecco cosa ho fatto: ho versato 4 mbC in totale di minestrone surgelato direttamente in pentola a pressione con almeno 1 litro di acqua, aggiungendo un quantitativo pari a 2,5mbP di carne di maiale ed un pochino di semi di finocchio. Per chi lo avesse a disposizione molto meglio aggiungere un ciuffo di finocchietto selvatico. Ho fatto cuocere per una mezz’ora buona dall’inizio del sibilo, ed in seguito, aperta la pentola ed estratta la carne, ho dato una veloce frullata con il frullatore ad immersione in modo da sminuzzare solo parte delle verdure. A questo punto possiamo servire nei piatti suddividendo la carne e condire con il grana ed un bel filo d’olio a crudo. Se preferite usare delle ciotole come sto facendo io negli ultimi tempi, vi assicuro che sarà un piatto ancora più ristoratore specialmente in queste giornate ancora fredde in attesa del bel tempo.

Ingredienti per 2 persone:
minestrone surgelato per 4 mbC (vedere le tabelle del proprio prodotto)
90gr di carne di maiale 2,5mbP - 1,25mG
Semi di finocchio o finocchietto selvatico fresco
10gr di formaggio grana grattugiato 0,5mbP 0,5mbG
8gr di olio extravergine d’oliva 1,25mbG

Il pasto deve essere completato con 3mbP – 1,5mbG (carne per esempio) da suddividere per i due commensali, e con 1mbC per ognuno che consiglio costituiti da frutta.

P.s.: è chiaro che i crostini della foto se li ha pappati tutti la velina bionda! ;-)

martedì 24 marzo 2009

Stasera chi avete a cena?

E’ stata la classica domanda di mia mamma negli ultimi 2 anni… si perché il sabato sera da noi qualcuno a cena è sempre stato invitato.
NESSUNO è la mia risposta negli ultimi mesi, si perché il ristorante Dal Papero e Pisel ha chiuso i battenti. Ma non perché andasse male.. anzi.. andava fin troppo bene :-D
Semplicemente perché, come dice sempre Pisel, di figlie da sfamare ne ha due, non tutta la provincia…
Mi spiego meglio: questa è una discussione affrontata più volte anche con la mia socia, con la quale ci siamo trovate sempre della stessa opinione. Ossia invitare persone a cena. Più volte magari, e non essere mai ricambiati della stessa moneta. Ossia non essere mai invitate a nostra volta a cena a casa loro. Ora, io capisco e giustifico quei nostri amici single che hanno difficoltà effettive ad invitarci: abbiamo amici che tuttora abitano magari con i genitori. E sono quelli che spesso si sdebitano con una bevuta pagata. Ci sono situazioni più che giustificabili, ma altre no. Quelli che magari hanno usufruito più e più volte della nostra cucina senza poi mai ricambiare la cortesia pur potendolo fare.. bhè quello no. Non mi (ci) sembra giusto. E vi garantisco che sono tanti!
All’inizio vi garantisco che nemmeno ci facevamo caso io e Pisel. Anzi. Noi godiamo della compagnia degli amici, la cerchiamo. E amiamo averli in casa nostra in totale relax. Ma capite che a lungo andare ci si fa caso e pesa anche sulla economia domestica… ci si chiede "come mai non ci invitano di conseguenza, quando qui da noi la porta è sempre stata aperta"?
Comunque, questo è un piccolo sfogo così, perché affrontato giusto venerdì con Riccio.
E cosi, il sabato sera ora lo passiamo spesso e volentieri solo i e lui, e ci leviamo vizi e sfizi culinari. Molto semplici per carità, amiamo le cose semplici e rustiche.
Il nostro must è lei.. la FIORENTINA! Da grande carnivoro, Pisel non può rinunciare alla sua dose di carne settimanale.
Da ex vegetariana (ben 12 anni), io non posso ora rinunciare alla mia di dose di carne settimanale, che a dispetto di quanto potessi credere anni fa, ora ne sono totalmente dipendente.
E cosi, sabato sera abbiamo acceso il nostro super bbq (un giorno ve lo presenterò per bene perché merita un post tutto suo), e preparato la cena. Ed è un momento ormai fatto di riti: l'aperitivo con pane e salame, la fiorentinta con le patate e buon vino, chiacchiere chiacchiere chicchiere (TV FINALEMNTE SPENTA!!!) e magari un pò di gelato per finire... serate in totale armonia dove ritrovarsi.


Devo scrivervi gli ingredienti? E il procedimento? .. no dai, non serve.. Unica cosa.. la FIORENTINA poco cotta mi raccomando.. bella rossa dentro! Se no è sprecata! E non dimenticatevi il vino: un Chianti classico è il suo compagno ideale.
Buon appetito!

mercoledì 18 marzo 2009

Un periodo un pò cosi...

non dei migliori... ma come si dice da queste parti.. non può piovere sempre! Arriverà anche il sole. E nel frattempo ci arraffiamo a mettere le bacinelle sotto i buchi del tetto, dove entra l'acqua! Ossia speriamo sta crisi passi in fretta e tutto si risolva! Infatti le giornate sono tutte prese dal lavoro (dalle 7.30 alle 19.30 no limits) e questo mi porta a trascurare TUTTO! ma TUTTO TUTTO! E me ne dispiace. Ma ripeto, passerà. Basta stringere le chiappe :-D
Intanto io litigo con una bella colite che mi costringe ad una alimentazione che qualcuno definirebbe severa e limitante, ma sinceramente a parte qualche voglia improvvisa... non mi disturba tantissimo. In teoria ho eliminato latticini (tranne yogurt) verdura (tranne carote e patate) frutta (tranne banane e mele) insaccati, vino (nuuuuu disastroooooo) pane, pasta (ok a riso orzo avena farro ecc.. ) e via libera a carni bianche (sto facendo una strage di polli...) pesce e albumi. L'altra sera convinta che le cose andassero meglio (dopo 3 settimane) ho osato con un gelato: un disastro! Tentativo da NON ripetersi. Ma veniamo alla nostra ricetta.

Allora io sono solita a cuocere taaaanto orzo al micro per avere scorta durante la settimana. Per chi segue la zona, l’operazione è molto facile. Peso l’orzo crudo.. (es 10bl = 130gr), metto in una ampia ciotola di vetro, aggiungo acqua, metto nel micro per circa 40min (controllate che non si asciughi l’acqua). Non deve rimanere molta acqua, ma un po’ si, cosi potete lasciarlo in ammollo e l’orzo la assorbirà aumentando di volume. Pesate infine l’orzo cotto e dividete per 10 cosi avrete un blocco… A me solitamente vengono 50/55 gr. Di più diventa troppo spappolato. E via a conservarlo in frigo (max 5/6 gg)
Comunque l’altra sera a P ho fatto questa ricetta e l'ho sfruttata anche per la mia cena!
Io ho messo in un tegamino 3 blocchi (150gr) di orzo cotto – 2 cucchiaiate di zuppa di biete (solo il brodo) e fatto scaldare per bene. Alla fine ho mantecato con ben 60gr di formaggio grana! E il risultato è un orzotto cremosissimo e saporitissimo.
Ripetiamo.

Orzotto cremoso

Ingredienti (3P – 3C – 3G)

60 gr Formaggio grana 3mbP – 3mbG
39 gr Orzo (pesato a crudo) 3mbC
2 cucchiai crema di biete (o qualsiasi altra zuppa!!!)


semplice no?

Buon appetito!

giovedì 12 marzo 2009

Funghi ripieni


Con la speranza che quella di domani diventi una giornata propizia :-).... vi posto questa ricetta semplice semplice… è una ricetta di funghi ripieni, che già da anni trova spazio nella mia cucina e che col passare del tempo ho dovuto modificare ed adattare alle ormai non nuove esigenze “zoniche”, ma come sempre… la può provare chiunque!
Si inizia col mettere a bollire l’orzo e pulire i funghi: dividere le cappelle dal gambo e svuotarli da una parte della polpa facendo attenzione a non romperli. Conservare le parti estratte come i gambi.



In un mixer di media grandezza tritare prima aglio e prezzemolo, poi, con l’aiuto di qualche cucchiaiata di latte, tritare, inserendoli nel mixer pochi per volta, la restante parte dei funghi in modo che una buona parte siano diventati ormai purea. Fatto ciò unire buona parte del grana e del cruschello, il sale e l’orzo cotto, quindi procedere con riempire le cappelle e spolverarle con la parte restante del cruschello e del grana e l’olio a disposizione.
Passare al forno alla temperatura di 250°C per 20 minuti o sinchè non avranno una bella doratura.
Questi funghi possono accompagnare un secondo di carne come un filetto di cavallo o una bella bistecca di manzo. Ho preferito quindi non bilanciare il pasto per dare l’opportunità di poter abbinare quello che si preferisce, ma ricordando sempre di detrarre la quantità di proteine che provengono dal formaggio grana.
Buon appetito!


Ingredienti per 4mbC – 1mbP – 3,5mbG

560gr di funghi prataioli o cremini – 0,5mbC
33gr di orzo perlato – 2,5mbC
35gr di cruschello di avena o frumento – 1mbC
20gr di formaggio grana grattugiato – 1mbP – 1mbG
8gr di olio extravergine d’oliva – 2,5mbG
2 spicchi d’aglio
Un ciuffo di prezzemolo
Sale

lunedì 9 marzo 2009

Una torre di barrette

Cosa c’è di più comodo di una barretta gustosa cioccolatosa e coccolosa (per la presenza del cocco!) come spezzafame? O semplicemnete come spuntino da 1blocco…
Eccovi servite!


Barrette coccolose di cocco
Ingredienti per 10 barrette da 1mbC - 1mbP – 1mbG


120 gr Ricotta magra 1,7 mbP - 2 mbG (io uso la Ricotta Bio della Coop)
90 gr Fiocchi di soia Sebo 4,3 mbP - 3 mbC - 1,5 mbG (li trovate facilmente al NATURASI)
nr 8 Albumi 4 mbP
50 gr Cacao amaro in polvere (magro 12%) 2 mbG
44 gr Farina di carrube 2 mbC (li trovate facilmente al NATURASI)
24 gr Farina d'avena (o integrale) 2 mbC (li trovate facilmente al NATURASI)
23 gr Farina di cocco 4,5 mbG
36 gr Fiocchi d'avena 3 mbC (li trovate facilmente al NATURASI)
Tic dolcificante q.b

Molto molto semplice. Mischiare prima le farine e i fiocchi, aggiungere ricotta albumi e tic (qui dipende da quanto amate il dolce o l’amaro…). Mescolare per bene: se il composto è eccessivamente duro, aggiungere un goccio di acqua (poco alla volta, il composto deve rimanere corposo).
Mettere il composto in una teglia rettangolare (io uso una teglia di circa 25x15) ricoperta di carta forno bagnata e strizzata.
Infornare a 180/200 gradi. Quando il composto è cotto sopra ma ancora abbastanza tenero all’interno, toglierlo dal forno, capovolgerlo su un tagliere, e con l’aiuto del coltello seghettato tagliare le barrette. Rimetterle in forno per un altro po’ in modo che si secchino su tutti i lati.
Io le congelo avvolte in carta stagnola..
Ovviamente si può sostituire la farina di cocco con nocciole o mandorle o noci o pinoli. O mixare il tutto, ribilanciando di conseguenza.

Buon appetito!

mercoledì 4 marzo 2009

Marzo


Che dire.. ci stava una bella foto di sole! Ma a qanto pare quest'anno qualcuno ha deciso che dobbiamo ammuffire per bene, diventare tutti grigi tristi e nervosi per mancanza di caldo e sole! E qui prevedono ancora freddo e neve :-O!! ma bastaaaa
E soprattutto non sono riuscita a farla una foto con il sole!!! almeno quella ci rallegrava un pò..
Forza e coraggio, almeno scaldiamoci l'animo con qualcosa di buono.. Ecco cosa comprare questo mese:


Verdura

Asparagi: Si consiglia di consumarli entro 2/3 giorni dall'acquisto. Per conservarli, immergerli in abbondante acqua e cambiarla due tre volte al giorno.
Broccoli: Si possono conservare appesi a testa in giù in un luogo fresco o in frigorifero per alcuni giorni. In alternativa, li potete congelare lessati.
Carciofo: Questo ortaggio, quando viene cotto, va consumato entro breve tempo, mentre crudo può essere conservato in frigorifero per 4/5 giorni.
Cavolfiori: Il cavolfiore, molto compatto nella parte commestibile, si conserva bene in frigorifero, fino a cinque giorni, senza macchie scure.
Cime di rapa: Delicate in quanto molto esposte agli agenti esterni, le cime di rapa andrebbero consumate al più presto.
Cicoria da taglio: All'acquisto i cespi si presentano compatti, le foglie non annerite o ingiallite ai bordi. Se in contenitore, fate attenzione che non sia troppo umido.
Cipollotti: Va conservato in un luogo areato, asciutto e buio, disponendo i bulbi in uno strato sottile oppure in mazzetti utilizzando della rafia.
Finocchio: Metteteli in sacchetti con piccoli fori senza le costole verdi più grosse: in questo modo si conservano al fresco per una decina di giorni. Potete anche surgelarli, dopo averli sbollentati.

Indivie: Più la colorazione delle foglie è scura, prima va consumata. Spesso le indivie, se conservate troppo a lungo, diventano amare.
Lattughe: Brasiliana (o iceberg), romana, riccia, da taglio, riccia, gentile, rossa, a cappuccio: le varietà sono moltissime.
Porri: Eliminate la parte più dura delle foglie, puliteli e asciugateli. Quindi li potete conservare a lungo in frigo chiusi in sacchetti di plastica leggermente forati.
Radicchio: Chiuso in un sacchetto di plastica o avvolto in un telo da cucina, può essere conservato in frigo anche per una settimana.
Spinaci: Si conservano in frigo per 2-3 giorni chiusi in sacchetti di plastica, se già lavati ed asciugati. Si possono surgelare già lessati e strizzati



Frutta

Arance: Se la polpa è secca, significa che sono state conservate troppo a lungo, se è acida significa che la maturazione del frutto non è avvenuta in modo naturale. In un luogo fresco, si mantengono una settimana
Kiwi: Se lo acquistate acerbo, lasciatelo in frigorifero chiuso in un sacchetto, meglio se con un altro frutto. Quando è troppo maturo, il sapore è pessimo.
Mandarini: Caratteristica irrinunciabile di questo frutto è il profumo. Si conserva a temperatura ambiente per 2-3 giorni; se intendete conservarlo di più, mettetelo in un luogo fresco.
Pompelmo: Quello presente nei nostri mercati è soprattutto d'importazione. Si conserva a lungo, per cui è facilmente reperibile durante l'anno, anche nella variante rosata.

http://casa.alice.it/extra/025/marzo.html