lunedì 1 febbraio 2010

Con tanta dolcezza!


Oggi mi andava di postare finalmente la ricetta delle frittelle di carnevale, lo scorso anno ho postato i Krapfen, quest'anno vi propongo le frittelle lunghe.
Con tanta dolcezza è un titolo che non ha tanto a che fare con la ricetta che sto per proporvi ma con qualcosa che è legato più ai sentimenti. Questo perchè oggi leggendo l'ultimo post sul blog-diario di un'amica, in cui raccontava di una situazione importante che la coinvolge e preoccupa, l'unica cosa che mi è venuta voglia di consigliarle è di utilizzare tanta dolcezza, forse è il momento di dimostrare tutto l'amore che c'è. In certi casi sentire l'amore di una famiglia è fondamentale.

Ma veniamo alla ricetta, che G. se sta leggendo potrebbe anche provare a realizzare per la propria famiglia... anche questa è originaria della Sardegna, sono le classiche frittelle del carnevale sardo dette "frisjoli".
Questa volta ho voluto utilizzare il robot da cucina per impastarle (è stato un esperimento per me, e devo dire ben riuscito) perchè solitamente si fanno a suon di braccia forti e schiaffeggiate selvagge all'impasto. Si perchè l'impasto non ha una consistenza solida, non è come quello delle ciambelle per intenderci, ma piuttosto liquido e "poltiglioso". Se avete un robot da cucina parecchio capiente, tipo il mio Kenwood di circa 3 litri, allora potete evitarvi sia la faticaccia che il rischio di avere a che fare con grumi d'impasto.
Per evitare di surriscaldare il motore ho preparato l'impasto partendo da una base piuttosto liquida, quindi mettendo per prima cosa circa la metà del latte intiepidito, la scorza grattugiata dell'arancio, l'uovo, il pizzico di sale, un terzo della farina. Una volta amalgamati ho aggiunto il bicchierino di anice, il succo delle arance, la restante parte della farina, lo zucchero ed un altra parte di latte tiepido in cui ho sciolto il lievito di birra. Lasciar amalgamare bene evitando che si indurisca l'impasto, deve risultare sempre liquido, diciamo come la consistenza di una crema pasticcera... facciamolo girare un bel po' aggiungendo poco alla volta il latte in modo da poterne valutare la consistenza. Lasciamo riposare una trentina di minuti a temperatura ambiente, nel frattempo ci si prepara per la cottura.
In un tegame bello largo e rotondo (il mio era diametro 28) mettere a scaldare l'olio. Per fare queste frittelle si utilizza uno speciale imbuto con manico lungo e collo largo appositamente studiato, ma voi potreste utilizzare più semplicemente una bottiglia di plastica dell'acqua (tagliandola alla base) del santo che più preferite... il mio.. è Sant'Anna!

Vi consiglio di tagliare la bottiglia a circa 10cm dalla base in modo da poter anche utilizzare la parte restante come "poggia imbuto". Una volta che l'impasto presenta delle belle bollicine allora è pronto, l'unica cosa dovete verificare, provando, che non sia troppo, o troppo poco, liquido facendo delle prove. Mettete all'interno dell'imbuto due grosse mestolate di impasto e, facendolo ricadere nel contenitore, vedere se passa agevolmente oppure no. Nel caso correggere con altro latte se troppo duro, o altra farina se troppo liquido, ma in linea di massima la dose di farina e latte dovrebbe essere esatta, al massimo potreste aggiungere qualche pochino di latte per favorire la colatura.
Se l'olio è caldo allora si procede! Mettere l'impasto nell'imbuto (due o tre mestoli da brodo dipende da quanto è grande il vostro) che terrete tappato, spostatevi sul tegame di olio bollente, stappate e, partendo dal centro, iniziare a versare l'impasto spostandovi circolarmente e creando una spirale, alla fine della spirale interrompere ritappando l'imbuto. Nella foto qui sopra son state appena colate.
Ora l'impasto prenderà volume e vi sembrerà che si attacchi, quindi con 2 forchette vi consiglio di allargare leggermente gli spazi che si formano tra le spire, intanto ormai è tutto solidificato. Una volta che è ben dorata sotto, sempre con l'ausilio delle due forchette, girare la frittella e far dorare anche l'altro lato. Sgocciolare su carta assorbente e passare immediatamente nello zucchero. Ora che avete cotto la prima non passerà 1 minuto che non avrete già voglia di assaggiarla!
Si mangiano calde o tiepide, possibilmente fatte da pochissimo, ma sono anche buone se riscaldate al microonde il giorno seguente.
Buon carnevale!!!



Frittelle lunghe
Ingredienti:
500gr di farina 00
500gr di farina di semola
1lt di latte
scorza grattugiata e succo di 2 arance
2 cucchiai di zucchero
1 uovo
1 bicchierino di liquore d'anice
1 pizzico di sale
1 cubetto di lievito di birra
Zucchero per guarnire

5 commenti:

Luciana ha detto...

Quest'anno non le ho ancora fatte, ti sono venute magnificamente bene, ed in ne prenderei molto volentieri una, no....non un pezzo...una intera ;-) grazie proverò anche la tua ricetta!!!
Baci, a presto!

Unknown ha detto...

Complimenti per questo blog, davvero bello! Le tue frittelle sono molto invitanti e viene una gran voglia di peccare assaggiandone una...

Josephine ha detto...

Sono meravigliose!!MMMhhh che fame.

Viviana B. ha detto...

Io detesto il Carnevale e tutto ciò che è frastuono, confusione, chiasso... Se poi ci si mettono anche giovani ubriachi, ragazzini con bombolette di schiuma da barba o spry e via dicendo, non ne parliamo!
Ma questa ricetta mi rende più simpatico persino il Carnevale! :-)

Riccio ha detto...

Grazie ragazze siete carinissime! Peccato che sia solo una fotografia ehh... anche io oggi(alla faccia della cicccia) 2 o 3 giri me li avrei fatti fuori!!!!!!!!
SmacK smaCk a tuttee!!!