si narra che…. nella terra antica, lontana, ed in epoche passate detta addirittura irraggiungibile quale è la Sardegna, per la commemorazione dei defunti sia tradizione preparare dei dolci fatti dai prodotti di stagione quindi uva passa, canditi e mandorle.
La ricetta che sto per proporvi arriva dalla mia piccola nonnina sarda di 87 anni, chiaramente piccola di statura :-D... non ricordo più quante volte glieli ho visti fare ma solo da adulta ne ho apprezzato il sapore, si tratta dei PAPASSINIIII!!!!!! Ora spero che il Papero non abbia uno svenimento al ricordo del presente......
La piccola nonnina oltre alla ricetta passa sempre anche un non-so-che che non permette ad altri di riprodurre lo stesso buonissimo dolce con lo stesso gusto e aspetto... sarà magia??
Spieghiamo la ricetta: mettere in ammollo nell'acqua tiepida l'uva sultanina che una volta abbia ripreso un pochino di volume asciugherete per bene, e spezzettare le mandorle con una mezza luna o un grosso coltello. Sul tavolo disporre la farina con lo strutto, lo zucchero, le uova, il latte quanto basta ad impastare, l'anice, l'aroma di anice stellato, la scorza grattugiata dell'arancia, un pizzico di sale e l'ammoniaca per dolci. Impastare per bene e solo in ultimo aggiungere l'uvetta, le mandorle e i canditi. L'impasto deve risultare molto sodo e assolutamente non molto umido, ricordiamoci che dobbiamo fare dei biscotti.... Mettiamo la pasta a riposare in frigo per il tempo necessario a riprenderci un po' dall'impastata, bere un bicchier d'acqua, e preparare il tavolo per la fase successiva.
Munirsi di mattarello, coltello e teglie da forno ricoperte da carta forno sulla quale andremo ad adagiare i nostri biscotti ben distanziati dato che dovranno lievitare e si rischia che, mettendoli troppo vicini, si possano attaccare tra loro. Togliere ora la pasta dal frigo, dividerla, e facendo attenzione a non perdere i vari pezzi di mandorle/uvetta/canditi spianarla all’altezza di circa 1cm, quindi tagliarla a forma di rombo e adagiarla sulla placca da forno. La cottura è di circa 20 minuti a 170°C. Vi consiglio di metterli nella parte ALTA del forno dato che tendono ad annerire sul fondo, e di toglierli solo quando saranno ben dorati.
Una volta sfornati vanno "incappati" ovvero bisogna fargli la cappa! In una ciotola mettere zucchero a velo e un albume, quindi aggiungere zucchero a velo ed amalgamare bene sino a che non risulterà una pasta abbastanza asciutta. Con un pennello di silicone spennellare la superficie dei biscotti con la cappa che deve essere alta circa 2mm, ed immediatamente velocissimamente (magari fatevi aiutare da un volontario) farci cadere sopra qualche pallina di zucchero colorata o la famosa "codetta". Nel caso la cappa dovesse colare giù dal biscotto significa che è troppo liquida, quindi dovrete aggiungere altro zucchero per renderla più solida. Questa volta li ho fatti con le palline argentate, e non so se riuscite a notarlo sono uno diverso dall’altro, un po’ di tutte le grandezze in modo da poter scegliere se mangiare un papassinino o un papasinone! Potete conservarli per lungo tempo chiusi in una scatola senza che si rovinino.
Papassini
La ricetta di Zia Francesca
Ingredienti:
300gr di strutto
400gr di zucchero
2 uova
latte q.b.
250gr di canditi
400gr di mandorle
400gr di uva sultanina
1 arancia
1/2 bicchiere di anice
anice stellato
10gr di ammoniaca per dolci o lievito chimico
Zucchero a velo
Palline di zucchero colorate o codetta
1 albume
2 commenti:
tu mi vuoi far commuovere e soprattutto sbavare sul monitor!!!!
se li vedesse P poi non so cosa potrebbe succedere...
Sono davvero belli: complimenti!
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